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ANTONIO CONTILIANO 60 Anche Pietro Terminelli, nel quadro di un analisi che riguardava la restaurazione complessiva che si giocava in Italia negli anni Settanta, riferendosi ai sopravvissuti del Gruppo 63 , ne rilevava la negatività programmatica di materiale linguisticamente di inerzie, formalizzazioni o controsensi di neoavanguardia di stretta misura borghese la deiforme compresenza del letterato aristocratico alle prese con l alchimia e gli alambicchi intellettuali2 . Eppure, tutto sommato, il Gruppo 63 non era gradito all establishment. I suoi attori avevano infranto la sacralità delle istituzioni letterarie e dato sfogo alla ricerca e alla sperimentazione. La parola d ordine era lo scontro frontale con il linguaggio e la comunicazione della tradizione poetica che, omologicamente, rifletteva le strutture tipiche oppressive e alienanti della società capitalistico-borghese. Gli strumenti, per molti o alcuni di loro, oltre all ironia e alla dissacrazione del sublime poetico, erano l uso del parlare quotidiano, il lessico basso e ricco di ambiguità e humour popolaresco; erano anche gli interventi distruttivi sul corpo della parola e della sintassi, convinti com erano che la distruzione dei significati, la miscela e la trasgressione linguistica potessero capovolgere la realtà e recuperare l uomo nella sua interezza. Il poeta Rolando Certa, un altro dei fondatori dell Antigruppo siciliano, invece, amava dire che la nuova poesia, del nuovo impegno, doveva praticare l umanesimo integrale, cercando di recuperare l universalità dei suoi valori. In realtà era una posizione di idealismo piccolo-borghese, non del tutto estranea neanche allo stesso umanesimo della tradizione occidentale, ma non riducibile al borghese . Serviva, infatti, a denunciare che quel tipo di sistema linguistico e logico-sintattico nascondeva un ideologia alienante e mistificante operava una netta divisione tra contenuti e forme, cultura materiale ed elaborazione spirituale/formale e che i significati, nella comunicazione, non erano per niente dei fatti o dei dati neutrali e generici. Il Gruppo 63, alla vista e all analisi dei siciliani, però non dava nessun contributo per la crescita alternativa e pratica contro il nuovo meccanismo dell integralismo borghese; chi n aveva bisogno, ma non era in possesso di strumenti di demistificazione critica, rimaneva scoperto. La forma oppositiva del Gruppo 63 quindi era dannosa per la crescita delle coscienze rivoluzionarie che avrebbero invece dovuto, acquisita un adeguata conoscenza, attivare l antagonismo e far esplodere le contraddizioni finora rimaste imbottigliate; perché nessuna disorganizzazione linguistico-formale e asemantica era in grado di sbrigliare le contraddizioni del reale e provocarne il rovesciamento. L equazione linguaggio=realtà non reggeva: svuotando il linguaggio non si modificavano i rapporti di potere e di dominio di classe. In quegli anni fra l altro il paese Italia, dal Nord al Sud, era impegnato nella creazione di una lingua nazionale standard e comunicativa, e tutt altro

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