Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

56-80

ANTONIO CONTILIANO 76 tirarsi fuori di questa contraddizione storica che miscela tempi e storie multiple, non lineari, e attualizzare il suo mondo razionale-immaginario senza lacerazioni? Fuori e dentro la metafora, riparlare dell Antigruppo è, oggi, il tentativo, soprattutto, di superare il luogo comune della sua riduzione a movimento di piazza e a propaganda in versi, come ha asserito Giovanni Occhipinti20 in un recente convegno di studi sulla poesia siciliana del secondo Novecento, o come fanno altri svalutandolo senza approfondite analisi o ignorandolo. Significa volerlo fare uscire dalla non esistenza (cui è stato destinato dal silenzio della riflessione storica e critica che un fenomeno comunque merita, specie, se emergenza di scarto o spaesamento), o dall esistenza citazionistica che è diventata meccanica sotto molti punti di vista, e affidata a formule di rito ormai meccaniche e prive di risonanza. L esempio non è solo quello di Occhipinti. Formularie e subalterne sono anche (stabilito il modello) le indicazioni, le citazioni o le segnalazioni che girano anche in certi testi quando ne toccano l esistenza che curano la storia letteraria dell ultimo Novecento italiano e siciliano: Non si riconobbero nella linea del Gruppo 63 alcuni giovani e poeti siciliani i quali, nella seconda metà degli anni Sessanta, costituiscono l Antigruppo , espungendo i sentimenti di rivalsa, troppo spesso vestiti del tono litigioso della provincia Figure prossime, quelle dell Antigruppo, alle frange estremiste dell ideologia marxista Molte le pubblicazioni di antologie, libri, riviste, ma restano (sin da quel confinato periodo e con qualche eccezione) un fenomeno locale spesso con prove letterarie di esile valore, vestito di un acceso epigonismo, come del resto simili fenomeni furono registrati in altre aree del meridione italiano21 . Crediamo che l esistenza di un fenomeno non debba dipendere solo dal fatto che qualcuno ne parli dal buco del proprio punto di vista, e presumendo che ciò che il punto cieco del proprio occhio vede sia resoconto della panoramica angolare. Anche le reazioni gastronomiche lasciano il sapere/sapore nella memoria. Parlare dell Antigruppo siciliano, dovrebbe significare, invece, vederlo nel suo contesto e nelle sue proiezioni certamente immersi nell inevitabile e ineliminabile intreccio anche di ideologia e linguaggio, e con i conti che ciascuno autore ha dovuto fare con il proprio passato, i modelli, gli atteggiamenti mentali, ecc., e le possibilità di cambiamento, o meno, riuscite. Mettere insomma a fuoco il perché del come del tempo personale e sociale degli uomini, che, certamente, è complesso e, perciò stesso, non facilmente etichettabile. Il linguaggio della poesia non è solo asettica forma o stile votato a rappresentare solo la lirica della lirica del sentimento o dei grandi temi metafisico-esistenziali che attanagliano il cosiddetto uomo universale. Le forme e la realtà, o come ciò che dell extra-segnico è presentato come senso, hanno sempre un anima ideologica , una visione storico-culturale e

Pages Overview