• Pubblicazione nel sito, dei vari anagrafici, istituendo una banca dati completa con un’anagrafe degli eletti, con riferimento al curriculum vitae, tassi di assenza e di presenza, svolgimento dei lavori nella funzione dei rispettivi incarichi, gli atti di cui sono promotori e firmatari (mozioni, interrogazioni), con pubblicazione degli interventi e proposte; gli stipendi ed emolumenti mensili, la dichiarazione annuale dei redditi, percepiti dagli eletti e dai familiari, entro il primo grado di parentela; dichiarazione relativa alla loro iscrizione a qualsiasi tipo di associazione; un’anagrafe degli immobili e delle proprietà del comune stesso con indicazione dettagliata di utilizzo, ubicazione, rendita e classificazioni catastali, gli eventuali locatari, concessionari o affittuari; un’anagrafe delle aziende e partecipate comunali che saranno anche esame di studio per una profonda e trasparente riorganizzazione. I rappresentanti del comune negli organi delle partecipate saranno scelti tramite selezione pubblica meritocratica, abbandonando il vecchio, ma sempre attuale, “sistema Cencelli” (formula per la spartizione di cariche pubbliche in base al peso elettorale del partito che risale al lontano 1967, tempi della DC). La banca dati, oltre alla ragione sociale della partecipata comunale e le rispettive quote percentuali, riporterà anche la finalità, la data di inizio e fine, i nominativi riguardanti le persone che compongono i vari rispettivi organi amministrativi, direttivi e di controllo e gli oneri per il Comune; un’anagrafe dei consulenti esterni e dei revisori del bilancio con indicazione per ogni consulenza, sia essa saltuaria o continuativa, il nominativo, l’oggetto della consulenza o progetto, il compenso e le date degli incarichi. Logicamente le consulenze esterne, saranno ricercate soltanto quando lo richieda la legge, o dopo aver verificato che all’interno non vi sia la figura professionale necessaria. Bilancio • Bilancio preventivo sociale partecipato, coinvolgendo i cittadini nella definizione delle priorità di spesa del Comune e non solamente nella redazione dei progetti. Ogni anno vi sarà sia una strutturata fase partecipativa nella redazione del Bilancio Preventivo che una fase di rendicontazione consuntiva, nell’ottica dell’analisi critica di quanto speso, unitamente all’analisi sull’impatto in genere. • Rendere noti i nominativi delle aziende fornitrici e l’oggetto della loro prestazione di servizio o vendita di beni. POLITICHE FISCALI E FINANZIARIE Raggiungimento di soglie di equità Proponiamo un rapporto più umano e diretto, con chi ha difficoltà finanziarie a seguito di perdita di lavoro o altra ragione. Per questo abbiamo intenzione di: • sciogliere ogni legame con l’Agente Equitalia, per la riscossione coattiva dei crediti insoluti, con l’attuazione della Legge 166 del settembre 2011, rivolgendoci ad Enti diversi o verificando ogni miglior ipotesi possibile, pur sempre rispettando le disposizioni di legge in materia. • rivedere profondamente la fiscalità comunale a partire dall’abbandono dell’aliquota unica nell’addizionale IRPEF, in favore di scaglionamenti differenziati e progressivi. • Rivisitazione del parametro ISEE nell’ottica di introdurre equità nell’accesso a servizi e prestazioni comunali. IMU Nel caso in cui avremo ancora a che fare con questa imposta, per la parte in cui il Comune ha potere decisionale sulle aliquote effettive, quest’ultimo dovrà prevedere una modulazione che tenga conto di: • Minima aliquota applicabile su prima e principale casa (di residenza) quando questa è l’unica proprietà posseduta (nel caso in cui, da parte del Comune, non è possibile un’eliminazione totale di tale imposta). • Aliquote diverse in base alla reale situazione degli immobili, con applicazione di un’aliquota inferiore sulle case affittate rispetto a quelle sfitte da oltre due anni senza giustificato motivo (ad es. ristrutturazioni, adeguamenti strutturali ecc…). • Riduzione delle aliquote base sugli immobili non destinati ad abitazione principale, nel caso di concessione degli stessi in locazioni con forme agevolate, concordate o transitorie. • • Detrazioni a favore delle fasce sociali deboli (ad es. disoccupati, cassaintegrati, precari, famiglie con un solo genitore, ecc..). • Riduzione all’aliquota minima applicabile sugli immobili a uso commerciale e produttivo per le piccole e medie imprese. Pag. 6