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SINTESI PROGRAMMA ELETTORALE CAVRIGLIA 2014

fasce di età diverse. Promuovere corsi di sviluppo e conoscenza formativa, mestieri. Mettere in contatto i disoccupati tramite il sito del comune, con apposita area, per intraprendere nuove imprese eco-sostenibili, per opportunità di corsi per nuove professioni e soprattutto per nuove iniziative e non sentirsi emarginati perché disoccupati. Anziani e centri di accoglienza Esistono già numerose strutture socio-sanitarie per l’accoglienza degli anziani, ma sono molto costose e, nella maggior parte dei casi, sono luoghi dove gli assistiti, anche se ben curati e seguiti, essendo privi di stimoli di natura socio-psicologica, passano le giornate ai margini della vita sociale e, sostanzialmente, in attesa della morte. Per risolvere questo fondamentale problema dell’emarginazione, abbiamo pensato ad una struttura che combini un centro di accoglienza per anziani non autosufficienti, un complesso di piccoli appartamenti per anziani autosufficienti, con la possibilità, per questi ultimi, di accedere ad una vasta gamma di servizi medici, infermieristici e di varia natura all’interno della stessa organizzazione. Alcune di queste strutture sono già presenti in alcune parti d’Italia. La novità consiste nell’idea di abbinarle ad un centro diurno per anziani, autosufficienti e non, purché mobili. I vantaggi del centro diurno sono sia di natura economica per via delle rette ovviamente più basse rispetto ai centri tradizionali, e soprattutto, di natura psicologica, perché l’anziano, tornando a casa la sera, si sentirebbe ancora parte della famiglia e non messo in messo in disparte e abbandonato, con effetti straordinariamente benefici sul suo morale e, di riflesso, sulla sua salute. Un'altra importante novità è quella di favorire i contatti fra anziani e bambini e ragazzi; a questo scopo, l’ edificio per il centro diurno, dovrebbe essere dotato di un ampio spazio circostante, attrezzato come parco diffuso, vale a dire dotato di attrezzature e giochi sia per anziani che, appunto, per bambini e ragazzi. Infatti gli incontri e la collaborazione fra giovani e meno giovani, hanno avuto effetti straordinariamente benefici sia per gli uni che per gli altri, al punto che, alcune amministrazioni comunali, nonostante la cronica mancanza di fondi, si sono convinti a rinnovare il finanziamento a questo progetto d’incontro e collaborazione. Potrebbe inoltre essere utile anche dedicare uno parte dello spazio a orti sociali, dove gli anziani potrebbero dividere con i bambini l’eterna meraviglia del seme che germoglia, cresce e diventa pianta. Per un gran numero di famiglie il servizio di autobus per prelevare l’anziano la mattina per poi riportarlo alla fine della giornata, costituirebbe la soluzione di un problema che è spesso angosciante perché dispiace a tutti, non essendo in grado di prendersi cura direttamente dei propri genitori, di doverli parcheggiare in una casa di riposo. Pertanto è necessario un servizio di trasporto, che serva anche a facilitare l’accesso degli anziani, e non solo, alle attività dislocate nel nostro territorio comunale ma anche che intendiamo promuovere eventualmente a livello valdarnese di concerto con gli altri comuni (centri diurni, palestre, animali, università della terza età, parchi, musei, negozi commerciali ecc…). Creazioni di punti d’ascolto per il disagio. Interazione con associazioni di volontariato laiche e religiose dislocate sul territorio per evidenziare problematiche ed eventuali emergenze nel tessuto sociale. Disabilità • Abbattimento barriere architettoniche. • Costruzione di percorsi adeguati e visibili per i disabili e chiunque si muova con mezzi ad accesso limitato (carrozzine, passeggini, deambulatori). • Creare una consulta per l’handicap, volta a garantire uno spazio libero per proporre, discutere, confrontare idee e bisogni delle persone diversamente abili, che comunque devono essere sempre integrate in ogni progetto socio-culturale comunale. Famiglia e pari opportunità • Numero verde e punto d’ascolto per la famiglia che costituisca un primo filtro e dia informazioni pertinenti alla problematica riscontrata. • Creazione di un servizio di “tata aiuto educatrice”, per casi difficili e di supporto ai genitori, con consigli e suggerimenti, dopo verifica a domicilio. • Finalizzazione del progetto comunale “Centro Donna” per consulenze legali, psicologiche, centro antiviolenza. • Tavolo associazioni per la tutela dei minori e gestione delle problematiche ad essi correlate. • Censire le associazioni genitori e pubblicare la lista sul sito del Comune. Creare un tavolo di confronto tra le varie associazioni ed istituire un portavoce delegato a conferire con il Comune sulle proposte e le necessità emergenti. Emarginazione • Valutare la presenza di eventuali strutture ricettive sul territorio e programmare il loro eventuale funzionamento per casi di emergenza che si potrebbero presentare. • Creare un punto di accoglienza temporaneo per: garantire un riparo notturno, un servizio mensa, la possibilità di accedere ai servizi igienici. Pag. 19

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