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SINTESI PROGRAMMA ELETTORALE CAVRIGLIA 2014

• Abbattimento dei contributi “volontari” per il materiale didattico, ovvero nel caso non fosse possibile versare la quota alle rappresentanze dei genitori di ogni classe, per comprare quello che realmente serve ai bambini. • Organizzazione e sostegno di pedibus (accompagnamento a piedi strutturato dei bambini sul percorso casa-scuola) per tutte le scuole comunali, anche in sinergia con associazioni ed anziani del quartiere sul modello "nonno civico". • Insegnamento ai bambini dell'utilizzo sicuro e consapevole delle reti informatiche e di risorse come il software libero e le tecnologie VoIP, per comunicare e creare liberamente in rete. • Valorizzazione dell'educazione fisica fin dalle scuole elementari, mens sana in corpore sano, trattandosi di un reale investimento sul futuro in termini di salute, di socializzazione e di cultura. • Maggiore valorizzazione delle lingua inglese nella scuola materna, dove le maestre/i potrebbero inserire delle ore di gioco esclusivamente in questa lingua. Sappiamo che a quell’età i bambini sono delle vere e proprie “spugne” ed imparare un’altra lingua oltre alla nostra, sarebbe molto meno difficile per loro, che si ritroverebbero nelle successive tappe solo ad imparare a scriverla ed ampliarla. Per questo progetto è necessario l’inserimento di una educatrice madre lingua oppure verificare la conoscenza delle insegnanti di ruolo. Noi proponiamo di portare questo progetto al Provveditorato Provinciale, perché si possa guardare ad innovative strategie per far imparare veramente questa lingua ai nostri bambini, nel modo più semplice e meno difficile per loro stessi. • Avvio di laboratori di educazione alimentare aperti a bambini e genitori, promuovendo la partecipazione di entrambe le parti al fine di arginare la piaga dell'obesità infantile e di promuovere stili di vita sani. • Creazione nelle scuole di nuovi laboratori informatici tramite progetti che riutilizzino macchine donate dei cittadini e rivitalizzate attraverso l'applicazione di software libero, ottenendo il duplice effetto di ridurre i rifiuti elettronici e diffondere la conoscenza di sistemi operativi non proprietari. • Avvio sperimentale di strategie di digitalizzazione della didattica attraverso e-book e diffusione di lavagne interattive multimediali (LIM), con formazione del personale. Questo permetterà la riduzione dei costi dei testi, eliminerà il peso del loro trasporto e migliorerà l'interazione e l'efficacia della didattica. • Valutare e controllare la provenienza del cibo utilizzato dalle mense e promuovere la fornitura dei prodotti da parte di aziende biologiche e a Km zero. • Rivalutare il costo dei ticket mensa ed introdurre criteri di trasparenza assoluta sui costi effettivi degli alimenti acquistati. • Acqua locale o depurata del rubinetto. • No distributori automatici di junk food (merendine, bibite ecc…) Asili nido Il nostro comune per quanto riguarda gli asilo nido offre oltre 100 posti per bambini dai 12 ai 36 mesi. A fine 2012 ne è stato inaugurato uno nuovo a Cavriglia. Gli altri si trovano a Castelnuovo e Vacchereccia. Forse il nostro Comune non ha investito in modo mirato ed adeguato nella costruzione degli asili nido: da una parte abbiamo una nuova struttura centrale in Cavriglia, dove i posti ricoperti sono veramente pochi (abbiamo sentito parlare di circa 5!) e sicuramente anche per il costo elevato con il quale una famiglia deve contribuire; dall’altra abbiamo zone come Santa Barbara, San Cipriano, Meleto, Cetinale, dove alcune famiglie lamentano della lontananza verso le ubicazioni esistenti e soprattutto per quale ragione sia stato scelto per esempio Cavriglia e non San Cipriano. Quello che possiamo rispondere è che avrebbero dovuto coinvolgere tutta la cittadinanza e verificare insieme alle famiglie la migliore ubicazione od al limite se risolvere il problema per soddisfare le esigenze di tutte le frazioni in altro modo. Non si decide di costruire un asilo che è costato oltre 800.000 euro senza la partecipazione attiva della cittadinanza, anche se per la maggior parte è stato finanziato dalla Regione! Comunque sono soldi di tutti che se vanno da una parte non possono andare da un’altra. Noi pensiamo che forse sarebbe stato meglio economizzare nell’edilizia dell’asilo nido e proporre alle Istituzioni Superiori (Regione) delle strategie diverse, come per esempio aiutare quelle famiglie veramente in difficoltà, in cui entrambi i genitori devono lavorare per ragioni economiche e non hanno alcun aiuto familiare, con un contributo mensile affinché uno dei due genitori potesse eventualmente scegliere di crescere nei primi anni di vita da sé stesso il bambino. Non dimentichiamoci poi che il servizio di asilo nido per il comune, per ogni bimbo, si aggira circa sui 1.000 euro al mese. Una parte di questa spesa è a carico della famiglia, in relazione al reddito, e pertanto oltre al costo dell’edificio, manutenzione, ecc.. c’è anche il costo vero e proprio per ogni bimbo. Pertanto, per quelle famiglie che ne avessero avuto bisogno (dover lasciare un bimbo al nido per motivi di lavoro) forse sarebbe stato meglio parlarci dandogli direttamente un contributo del Comune, per magari permettersi una baby-sitter in casa, o meglio ancora continuare un periodo di astensione facoltativa dal lavoro per il tempo necessario e consentito dalla legge. In questo modo si sarebbero date possibilità eque a tutte le famiglie nelle diverse frazioni. Pag. 22

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