Piano del commercio E’ nostra intenzione dare massimo sviluppo a questo settore fino ad oggi poco favorito dalle precedenti amministrazioni. In questo momento di crisi profonda per il commercio è necessario attuare un piano a 360°, sviluppato con tutti gli operatori esistenti e con chi abbia volontà di intraprendere nuove forme di attività commerciali. Facilitare il pagamento di tributi, individuare nuove aree di sviluppo di produzione e vendita prodotti locali, favorire lo scambio tra attività artigianali per vendita locale, strategia innovativa sul turismo, eventi nuovi di attrazione culturale e sociale, integrazione del servizio pubblico e con nuove forme di collegamento tra le frazioni. Il tutto finalizzato ad uno sviluppo commerciale vero. Nessun insediamento possibile alla Grande Distribuzione Organizzata che favorisce solo le produzioni delle Multinazionali straniere e sfruttamento del lavoro manuale, ma anche a prodotti scadenti, di breve durata ed anche prodotti contenenti OGM (a questi ci opponiamo ed opporremo in ogni modo possibile!). Vantaggi per incentivare il commercio locale derivante dalla strategia rifiuti zero, con bonus da spendere negli esercizi del territorio. Artigianato • L’amministrazione Movimento 5 Stelle intende fare in modo di mettere tutte le aree attualmente dismesse a disposizione delle imprese praticando tutte le agevolazioni fiscali e di canoni, commisurati al numero di persone assunte dall’impresa. • Mettere a disposizione degli artigiani e piccole imprese uno sportello che offra servizi e agevolazioni garantendo una corsia privilegiata ed un punto di incontro per avviare nuove attività societarie tra disoccupati, per le nuove tipologie che proporremo. • Istituire un Registro delle Imprese di Cavriglia e stabilire un regolamento per l’assegnazione, a rotazione, dei lavori pubblici e delle forniture o servizi. • Creazione della Via Artigianale o Via delle Arti di supporto allo sviluppo turistico del nostro territorio. Agricoltura • Fare censimento aree agricole comunali e dividerle in lotti per assegnarle a chi le richiede. • Vendita prodotti a Km Zero, in centri locali delle frazioni principali, come “mercato quotidiano”. • Sinergia con facoltà agrarie e distretto di zona per sviluppo tecniche coltivazione biologica. • Sviluppo filiera trasformazione e distribuzione prodotti agroalimentari locali. • Sviluppo attività di vendita, produzione, riparazione e manutenzioni attrezzature innovative per coltivazioni agricole micro e coltivazioni in collina e per recupero dissesto idrogeologico. Sovranità alimentare • Iniziative di Informazione ed Educazione Alimentare anche per mezzo di programmi didattici per le scuole. • Mappatura dei terreni agricoli inquinati ed idonei, incolti, di proprietà comunale, allo scopo di suddividerli in piccoli lotti e cederli in comodato d’uso a privati affinché li coltivino per l’autoconsumo e per la vendita diretta del surplus prodotto. La cessione avrà come vincolo quello dell’agricoltura biologica/dinamica e del decoro nella gestione del terreno (non deve diventare una bidonville di baracche, recinzioni, deposito di materiali più diversi). • Sviluppo orti sinergici condivisi e orti urbani. • Nel caso in cui i terreni di proprietà comunale non sopperiscano alle richieste si provvederà a mappare i terreni agricoli privati incolti, ed ad acquisirne i diritti di superficie per 5/10 anni a fronte dei lavori di ripristino agricolo. Le modalità sono comunque da valutarsi. • Le imprese del territorio avranno un canale di preferenza di vendita dei loro prodotti verso le mense scolastiche comunali, di ricovero anziani ed ospedaliere. • L’amministrazione inoltre collaborerà con Istituti Professionali ed Università per la ricerca e/o adozione di nuovi sistemi di coltivazione eco-sostenibili. • Il fine di questi processi garantirà un’integrazione del reddito delle famiglie, recupero ambientale e recupero sociale. • Sostegno all’agricoltura attraverso l’individuazione delle aree di intervento, per riportare nel nostro comune i prodotti agricoli di produzione e trasformazione a livello di coltivazione biologica, di nicchia e di varietà massima possibile. Pag. 11