26 Come ogni anno torna viva la tradizione dell’arte presepiale interpretata in Sicilia occidentale nelle diverse forme di rappresentazione della natività. Molti saranno i presepi viventi dove visitare veri e propri musei della civiltà contadina; A Custonaci, nella preistorica grotta Mangiapane, nel tradizio- nale presepe-museo ci saranno oltre 160 inter- preti tra artigiani ed artisti provenienti dall’intera Sicilia e si potrà visitare con 10€ dalle 16,00 alle 20,00 i giorni 25, 26, 27 Dicembre 2015 e 2, 3, 4, 5, 6 Gennaio 2016. A Balata di Baita il biglietto per visitare il Presepe - Museo della civiltà conta- dina sarà di € 5,00 i giorni 26-27 Dicembre e 2-3 e 6 Gennaio dalle 17,30 alle 21,00, un viaggio alla scoperta di usi e tradizioni ormai lontane e spesso dimenticate con degustazione di prodotti tipici. A Calatafimi il presepe vivente con più di 200 figuranti sarà allestito nel quartiere “Li Fica- relli” con un percorso che prevede un tiket di 4 € i giorni 26-27-30 Dicembre e 2 e 6 Gennaio dalle 17,30 alle 21,30. A Marsala sarà il presepe di Contrada Gravano che si potrà visitare con un tiket di € 3,00 con degustazione di prodotti tipici dal giorno di Natale e fino all’epifania nelle ore pomeridiane. Ancora a Xitta, tra Trapani e Pace- co, circa 100 figuranti in abiti Medievali rievoche- ranno i primi presepi fatti da S. Francesco d’Assi- si il 4, 5 e 6 Gennaio con sfilate e giochi di fuoco. In Sicilia le origini dell’arte presepiale vanno ri- cercate a Palermo, Siracusa, Trapani e Calta- girone. A Palermo e nel siracusano fin dal ‘600 si cominciò ad usare la cera prodotta dalle api per plasmare statuine di Gesù Bambino ed in- teri presepi. A Trapani sono il corallo, l’avorio, l’osso, la madreperla, le conchiglie, l’alabastro i materiali più utilizzati per creare i presepi nel periodo barocco e rococò. Uno dei più noti ar- tisti trapanesi che hanno determinato la nascita della gloriosa tradizione trapanese della realiz- zazione di Presepi è Giovanni Antonio Matera (1653-1718). Ebbe fama come autore di scul- ture in legno, tela e colla, raffiguranti pastori da presepe, tanto da essere chiamato “Mastru Giovanni Matera lu pasturaru” e le sue opere fu- rono definite “un trionfo della miniatura”. La sua produzione può essere raggruppata in tre nuclei: il primo comprende le Storie evangeliche e 397 Pastori, del Museo Etnografico G. Pitrè di Paler- mo. Un secondo nucleo, costituito da Presepi, si trova al Museo Pepoli di Trapani, mentre la se- rie più importante dal punto di vista stilistico, è conservata al Bayerisches National Museum di Monaco di Baviera e comprende Storie Evange- liche e Gruppi di Pastori. Nello stesso periodo a Trapani si eseguivano i presepi con materiali diversi come il corallo, avorio e conchiglie. Ad un altro grande artista trapanese, Andrea Tipa, è attribuito un presepe realizzato con materiali marini. Tra le curiosità riguardanti i presepi pos- siamo ricordare che molti particolari scenografici nei personaggi e nelle ambientazioni del prese- pe traggono ispirazione dai Vangeli apocrifi e da altre tradizioni. Tanto per citarne alcuni, il bue e l’asinello, simboli immancabili di ogni presepe, derivano dal cosiddetto protovangelo di Giaco- mo, oppure da un’antica profezia di Isaia che scrive “Il bue ha riconosciuto il suo proprietario e l’asino la greppia del suo padrone”. Sebbene Isaia non si riferisse alla nascita del Cristo, l’im- magine dei due animali venne utilizzata comun- que come simbolo degli ebrei (rappresentati dal bue) e dei pagani (rappresentati dall’asino). An- che la stalla o la grotta in cui Maria e Giuseppe La magia DEI PRESEPI i t i n e r a r i