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89 Evento Dicembre 2015

28 Il personaggio di Dedalo, nella mitologia greca, rappresenta ed incarna la figura del genio multi- forme e creativo, propria della cultura e della civiltà greca, che hanno impiantato e plasmato per secoli le radici della scienza e lo sviluppo del sapere nel mondo occidentale. Secondo la leg- genda Dedalo nacque ad Atene, dove crebbe e studiò, divenendo ben presto un famoso archi- tetto e scultore, universalmente noto per le sue statue, che scolpiva con tale e tanta naturalezza da farle apparire come vive. Era altresì noto per le sue doti di inventore e costruttore di architet- ture complesse come i labirinti, infatti, il suo stesso nome Dedalo è divenuto sinonimo di la- birinto. Come è noto il labirinto rappresenta per sua stessa concezione una sfida della ragione, nel contempo indica per metafora una situazio- ne problematica senza un’apparente via di usci- ta. Ora le pagine immortali della mitologia gre- ca, scritte in questo caso da Diodoro Siculo, narrano che Dedalo ebbe un giovane discepolo, Talo, figlio della sorella, il quale inventò diverse macchine e strumenti come il trapano e la sega, divenendo con ciò tanto famoso da far sfigurare il genio del maestro, così Dedalo, rosso dall’in- vidia, decise di ucciderlo. Venne scoperto, accu- sato dell’omicidio del nipote e costretto ad una rapida fuga che lo condusse prima nell’Attica e poi a Creta, dove, divenendo un personale ami- co del re Minosse, poté finalmente fare sfoggio del suo genio e delle sue qualità di grande archi- tetto. A Creta vi era l’usanza di sacrificare an- nualmente al dio Poseidone il toro più bello del regno, ma quando Minosse vide che il toro più bello era appena nato, colto da compassione decise di risparmiarlo per sacrificarne un altro, Poseidone offeso per questo oltraggio si volle vendicare facendo innamorare Parsifae, la mo- glie di Minosse, del bellissimo toro che il re ave- va risparmiato. Col passare del tempo Parsifae, perdutamente innamorata del toro, non si dava pace per non poterlo amare, così Dedalo, ve- dendo la donna avvinta dal desiderio, interven- ne costruendo una statua vuota con la forgia di una vacca che rivestì di pelle bovina, in questo modo Parsifae entrata nella statua poté accop- piarsi con il toro. Da questa unione bestiale nac- que un orribile mostro, in parte toro ed in parte uomo, ossia il mitico Minotauro. Scoperta la ma- lefatta Minosse, in preda alla collera ed incapa- ce di trovare una soluzione al problema, non uccise Dedalo, né lo scaccio da Creta, ma sfrut- tando la sua abilità gli ordinò di costruire un labi- rinto dove rinchiudere il Minotauro. Nel labirinto, che Dedalo costruì a Cnosso, il Minotauro era nascosto agli occhi del popolo e veniva tenuto in vita con un ricorrente sacrificio umano. A questa barbarie volle porre fine il mitico Teseo, che ven- ne a Creta con il proposito di uccidere la mo- struosa creatura. Il problema dell’ingresso al la- birinto e della sua fuoriuscita, si pose a Teseo come un enigma inesplicabile, quindi intervenne Dedalo che suggerì alla figlia di Minosse Arian- na, che si era innamorata di Teseo, di dare a questi un gomitolo di lana che avrebbe dovuto dipanare per ritrovare con il suo filo la via d’usci- ta dal labirinto. L’intervento di Dedalo, senza il quale Teseo non avrebbe potuto compiere la missione, fu scoperto da Minosse, che adirato decise di ucciderlo, così Dedalo fu costretto nuovamente alla fuga insieme al figlio Icaro. Il racconto mitologico vuole che i due, non poten- do salpare dall’isola con una nave, perché tutte controllate dai soldati cretesi, restarono nasco- sti con l’aiuto di Parsifae, fino a quando Dedalo completò la costruzione di due paia di ali di cera e penne con cui poter spiccare il volo. Nel pro- sieguo della vicenda Icaro, volato per incoscien- za troppo in alto vicino al sole, finì con lo scio- gliere la colla che teneva unita la cera delle ali ai suoi òmeri, così precipitando in mare morì sul colpo, mentre Dedalo, volando radente sulla su- perficie del mare, riuscì a raggiungere sano e salvo la Sicilia. Qui Dedalo raggiunse il regno   STORI E D ALL’ O B LIO “Il mito di Dedalo: dal labirinto alla vetta di Erice”

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