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16 Al suono del «ticchettio del caffè» Patrizia è cresciuta. Anni dopo, quando andava al liceo, i tempi della Niña, della Pinta e della Santa Maria erano ormai lontani, alcune abitu­ dini però erano rimaste immutate. La mattina presto, quando il papà si alzava, non preparava più solo le tazzine per la mam­ ma e per sé, ma anche una per Patrizia, mentre Daniele ancora dormiva. Ogni mattina, lo sbattere involontario dello sportel­ lo della credenza da cui il papà prendeva le tazzine e il rumore intermittente dell’accendi-gas della cucina cominciavano a risvegliare i sensi della ragazza nel torpore del dormiveglia. Il suo corpo e la sua mente si accomiatavano lentamente dal son­ no, lei si accoccolava sotto le coperte per assaporare le ultime emanazioni del calore notturno in attesa che l’aroma arrivasse fino in camera sua. Pochi minuti dopo, ecco, sentiva i passi strascicati del papà in pantofole e «il ticchettio» che si avvici­ nava sempre di più, fino a che un’ombra faceva capolino dalla porta della sua camera: «Vieni Patrizia, beviamo il caffè». A quelle parole la ragazza, con quel movimento reso automatico dai tempi dell’infanzia, balzava fuori dal letto, faceva dieci passi e, tutta infreddolita, si ributtava come allora nel lettone al calore della mamma che aspettava il papà con il caffè. E così cominciava la giornata. Nella vita di Patrizia il caffè ha accompagnato lo scorrere del tempo, scandendone, con il suo ticchettio, il ritmo. La mattina per svegliarsi, in tarda mattinata per una chiacchie­ rata in ufficio con i colleghi, dopo pranzo e verso sera per fuggire la stanchezza della giornata che iniziava a farsi sen­ tire. Ha segnato le tappe familiari più importanti. Davanti a una tazzina di caffè si decise l’acquisto della tanto agognata villa, poi cosa avrebbero studiato Patrizia e Daniele e infine si discusse, anni dopo, del loro trasferimento all’estero. Il caffè è stato il muto testimone di infinite chiacchie­ rate con le amiche, di pianti per amori delusi, perduti; in quei momenti tristi o difficili, la mano di Patrizia si

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