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10 Aroma di caffè I settanta milioni di caffè serviti ogni giorno nei bar italiani e l’innumerevole quantità di tazzine fumanti consumate nella comodità delle mura domestiche fanno di questa bevanda quasi l’elisir nazionale del Belpaese. In Italia quando si ordina un caffè al bar è scontato che si tratti di un espresso. Può anche essere macchiato freddo (con un po’ di latte freddo) o caldo (con schiuma di latte caldo), ristretto (con poca acqua, ancora più concentrato di quello normale), lungo (con più acqua), doppio (due caffè in una tazzina), corretto (con l’aggiunta di whisky, sambuca o rhum). D’estate la tazzina di caffè spesso lascia spazio al bicchiere di caffè freddo con il ghiaccio e, dove il caldo è torrido come in Sicilia, si fa colazione addirittura con la granita di caffè. In Italia non si può non attribuire al caffè il ruolo di cartina di tornasole della società. Il Belpaese che cambia nel tempo e diventa sempre più variegato nei suoi aspetti si riconosce già al bar dove all’espresso del passato si è aggiunta una serie di nuove invenzioni che piacciono soprattutto ai gio- vani: il moccaccino (caffè espresso con schiuma di latte e aromatizzato alla vaniglia, caramello o amaretto), il marocchino (caffè con latte e cioccolato fondente o cacao amaro), il caffè shakerato (in bicchiere). Inutile dire che con tutte queste varietà di caffè gli italiani si sentano dei veri esperti. Ognuno custodisce il suo segreto, la ricetta per il caffè migliore, segreto di cui va assolutamente fiero. Comunque, il caffè è sempre un’occa- sione per creare un ponte d’intesa tra le persone, per con- gelare un istante gli impegni, le responsabilità e le durezze della vita. L’aroma del caffè per ogni italiano non rappre- senta solo il profumo di una bevanda ma molto di più.

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